La performance è eXtralap

All’Arca-Laboratorio delle arti contemporanee di Teramo una ricognizione sull’arte performativa con il coinvolgimento delle comunità locali

«L’angelo» (Armunia-Festival Inequilibrio, 2020), di Alessandra Cristiani
Stefano Miliani |  | Teramo

Nasce un laboratorio sulle arti performative con l’intento di creare con i cittadini il senso di una comunità aperta a visioni e proposte. Dal 10 maggio al 20 giugno, l’Arca-Laboratorio delle arti contemporanee ospita la prima edizione di «eXtralap». A cura di Roberta Melasecca, il laboratorio intende compiere una ricognizione sulla performance ma non come un’azione isolata: al contrario, si inserisce all’interno di «eXtramuros», un progetto promosso dall’Associazione culturale Blowart, coordinato dal Comune che vi contribuisce e con il patrocinio di Cittadellarte Fondazione Pistoletto di Biella.

«Vogliamo riportare a Teramo esperienze virtuose di chi è partito da qui, è andato fuori, anche all’estero, e torna per attivare progetti, premette Melasecca. “eXtralap” è un laboratorio urbano intensivo che vuole coinvolgere la comunità locale, studenti e associazioni. Presentiamo performance, opere prodotte durante il laboratorio, video, installazioni, foto sugli artisti e dai centri culturali che collaborano. Teramo è defilata per cui vogliamo anche creare una rete di idee con altre realtà culturali».

Quali? Da Pescara partecipano lo Spazio Matta e il festival Corpo promosso dal centro di arti performative Cappa; da Città Sant’Angelo (Pe) viene il Laboratorio dell’ex Manifattura Tabacchi; dall’Aquila c’è l’Accademia di Belle Arti; dall’Umbria arriva Palazzo Lucarini Contemporary di Trevi. Con nomi come Paolo Angelosanto, Mandra Cerrone, Alessandra Cristiani, Francesca Lolli, Nora Lux, Silvia Stucky e altri, sono una quindicina gli artisti invitati. Come li hanno scelti? «Sono conosciuti nel campo della performance e fanno una ricerca di alto valore», risponde Melasecca. Info su extramurosproject.wordpress.com.

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