La Palermo di Serpotta
Nell'Oratorio dei Bianchi dal 23 giugno un centinaio di opere celebreranno le figure cardine del Barocco palermitano: il genio dello stucco e l'architetto Giacomo Amato

Palermo. Una grande mostra con oltre cento opere tra stucchi, dipinti, marmi, oreficerie, avori, coralli, disegni e testi antichi celebrerà all'Oratorio dei Bianchi la Palermo barocca. «Serpotta e il suo tempo» curata da Vincenzo Abbate, storico direttore della Galleria Regionale di Palazzo Abatellis (oggi diretta da Sergio Aguglia), inaugura il 23 giugno, e ruota intorno a due personalità cardine della cultura figurativa palermitana tra fine del Seicento e inizi del Settecento, l'architetto Giacomo Amato e lo scultore Giacomo Serpotta.
Il rivoluzionario genio dell'arte dello stucco e l'architetto più in voga del tempo diedero vita a delle macchine plastiche e decorative di incredibile potenza e fascino che trovano la loro massima espressione negli oratori. E proprio uno di questi, l'Oratorio dei Bianchi del XVI secolo che è spazio di pertinenza della Galleria Regionale, è dedicato ai due protagonisti
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