La moda calza a pennello

Daniela Vartolo |  | Vicenza

Prosegue fino al 7 febbraio presso Valmore Studio d’arte la mostra «Emilio Cavallini. Opere dagli anni ’70 ad oggi», che raccoglie venticinque opere tridimensionali con tecniche e materiali inusuali e mutuati dal mondo della moda, come tessuto poliammidico, fili di nylon e cilindri di cartone che fungono da bobine per i filati.
Cavallini (San Miniato, 1945) inizia a dedicarsi alla moda e all’arte già negli anni Sessata, quando s’impone grazie alla sua innovativa percezione della calza che caratterizza l’abito e ridefinisce la donna valorizzandola.
Sempre in bilico tra la ricerca artistica e quella produttiva, elabora le sue creazioni grazie allo studio della matematica e dell’architettura, componendo oggetti piatti o concavi, di grandi dimensioni o contenuti dai colori vivi, utilizzando l’universo della calza prodotta dalla sua azienda. Il suo stile avanguardistico nel rilanciare questo accessorio femminile
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