La meraviglia di Pascali a Villa d’Este
Tra ambienti affrescati dai manieristi e a cospetto di fastose scenografie trovano collocazione una trentina di lavori dell’artista

Una mostra porta Pino Pascali in uno dei luoghi più belli del mondo, Villa d’Este a Tivoli, edificata su progetto di Pirro Ligorio, per volontà del cardinale Ippolito d’Este, come luogo d’ozio e beatitudine, tra il 1550 e il 1572. Tra ambienti affrescati da pittori manieristi, e a cospetto di fastose scenografie di terrazzamenti e fontane, trovano collocazione una trentina di lavori dell’artista nato a Bari nel 1935 e morto a Roma nel 1968, a causa di un incidente motociclistico.
Il titolo della mostra, «Theatra Mundi», aperta dal 7 dicembre al 7 maggio, e curata dal direttore della Villa, Andrea Bruciati, vuole fare riferimento proprio alla sensibilità pascaliana per il gioco della messa in scena dell’arte, in un contesto che rappresenta in sé un grande teatro di cultura, natura e visionaria fantasia. Peraltro, la figura di Pascali è legata a Tivoli da un’esperienza della sua prima giovinezza: nel 1956, l’artista, appena iscritto all’Accademia di Belle Arti di Roma, partecipò a una collettiva presso l’Istituto Tommaseo di Tivoli.
All’Accademia seguì, come gli amici Ceroli e Kounellis, il corso di Scenografia di Toti Scialoja, da cui trasse quella propensione alla teatralità della forma e dell’allestimento espositivo che mai abbandonerà nel corso della breve ma intensa avventura nell’arte. È questa l’angolazione della creatività pascaliana che vuole evidenziare Bruciati con la mostra di un’artista «che ha vissuto la meraviglia e il mondo come palcoscenico», selezionando opere a tal fine, come «Il dinosauro riposa» del ’66, «Botole ovvero lavori in corso» del ’67 o «Attrezzi agricoli» del ’68, tutti prestiti della Galleria nazionale d’arte moderna e contemporanea di Roma.
Altri lavori giungono dalla Gam di Roma, dalla Pinacoteca di Siena, dalla Collezione Intesa San Paolo, dalla Fondazione Pino Pascali di Polignano a Mare, oltre che da collezionisti e gallerie private.