Un momento della performance. Foto: Giovanni Giannoni

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Un momento della performance. Foto: Giovanni Giannoni

La danza dei vestiti immaginati

Olivier Saillard porta al teatrino di Palazzo Grassi la performance «Le modelle non parlano mai»

Lidia Panzeri

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Venezia. La sfilata di moda che si trasforma in una danza. Senza i vestiti ma solo nel loro ricordo, ben presente nella memoria delle modelle che li hanno indossati e che adesso si mimetizzano in una rigorosa tuta nera, peraltro esaltante le loro sinuose forme.
È questa la performance «Models Never Talk» ideata da Olivier Saillard, già grande firma della moda e dal 2010 direttore del Musée de la Mode di Parigi. Non nuovo a queste prestazioni come «The impossibile Wardorobe», «Eternity Dress» e «Cloackroom-vestiaire obligatoire» in collaborazione con l’attrice Tilda Swinton.
Questa volta il palcoscenico scelto è il teatrino di Palazzo Grassi della Fondazione Pinault di Venezia, dove lo spettacolo è in programma giovedì 21 e venerdì 22 alle ore 19.30, con la possibilità di un incontro venerdì alle 17.30.
Christine Bergstrom, Axelle Doué, Charlotte Flossaut, Claudia Huidobro, Anne Rohart, Violeta Sánchez e Amalia Vairelli alle prese con la simulazione degli abiti indossati. Per Axelle un vestito in jersey pesante di Madame Grès; per Amalia un abito da sera di Yves Saint Laurant. Quasi un backstage, ma il mantello o la stola sono solo immaginati. Ed è la liberazione del corpo dalla costrizione dell’abito.

Un momento della performance. Foto: Giovanni Giannoni

Un momento della performance. Foto: Giovanni Giannoni

Un momento della performance. Foto: Giovanni Giannoni

Lidia Panzeri, 19 gennaio 2016 | © Riproduzione riservata

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La danza dei vestiti immaginati | Lidia Panzeri

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