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La cultura che passa dallo sguardo

Anna Minola

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È da anni che non si parla più di immagini e visioni, se non nell’ambito della storia dell’arte. Si parla piuttosto, dacché si sono sviluppati la fotografia e il cinema, di «cultura visuale», per la quale le immagini sono determinate da una serie di fattori, tecnologici, storici, sociali e politici. Concezione, questa, maturata con i «visual culture studies» angloamericani e la «Bildwissenschaft» tedesca.
La tesi di Andrea Pinotti e Antonio Somaini, esperti di media e autori del volume Cultura visuale, edito da Einaudi, è appunto che «studiare la "cultura visuale" di un determinato contesto significa porre l’accento sulla dimensione culturale -e quindi costruita, artefatta, tecnicamente determinata, socialmente, ideologicamente e affettivamente situata, storicamente variabile- delle immagini e della visione, adottando un punto di vista che differisce […] da quelle prospettive di ricerca che studiano immagini e visione in termini preculturali e sovrastorici».

Nel narrare, gli autori partono dalle diverse tecniche che, nel secondo Ottocento, hanno allargato il loro interesse a tutte le immagini, non solo a quelle «artistiche», e hanno applicato a queste le analisi che, negli anni Cinquanta e Sessanta, si erano sviluppate all’interno della New Art History, della quale protagonisti sono stati Gottfried Semper, Alois Riegl, Heinrich Wölfflin, Aby Warburg e Erwin Panofsky. Molto importanti, d’altra parte, sono state anche le teorie della fotografia e del cinema sviluppatesi già negli anni Venti e Trenta (Béla Balázs, László Moholy-Nagy, Walter Benjamin, Siegfried Kracauer).

In quegli stessi anni si impone la tecnica del montaggio, e l’uso culturologico dello stesso. Ma anche si è tenuto conto dell’importante aspetto «soggettivo» del vedere: si tratta dello «sguardo», di cui si sono ampiamente occupati filosofi e psicologi degli anni Trenta, specie francesi, e, ancora, dello sguardo che proviene dalle immagini stesse. Gli autori proseguono chiarendo il ruolo delle tecnologie, delle materie e dei supporti, e di tante altre questioni che riguardano la cultura visuale. E lo fanno egregiamente.


Cultura visuale. Immagini sguardi media dispositivi, di Andrea Pinotti e Antonio Somaini, 290 pp., Einaudi, Torino 2016, € 28,00

La copertina del volume

Anna Minola, 20 marzo 2017 | © Riproduzione riservata

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