La comunità è protagonista da MAD-Murate Art District

La mostra fiorentina di Ilaria Turba è realizzata grazie al contributo di chi ha voluto cercare nelle proprie case oggetti dal forte significato simbolico, accompagnandoli con un desiderio

Uno dei «pani di Marsiglia» di Ilaria Turba
Ada Masoero |  | Firenze

Scaturita dall’esperienza vissuta da Ilaria Turba nella sua residenza quadriennale nei quartieri multietnici di Marsiglia, la mostra «Le simmetrie dei desideri», che si apre al MAD-Murate Art District dal 3 novembre al 14 gennaio, è sì una personale, ma è al tempo stesso una collettiva, essendo il frutto dell’interazione che, qui come a Marsiglia, questa artista «plurale» (come ama definirsi) ha allacciato con gli abitanti di quest’area di Firenze, che sorge intorno all’antico monastero di clausura femminile (le monache «murate», appunto) diventato nell’800 il carcere della città.

Se a Marsiglia, seguendo un’usanza diffusa nelle culture più antiche, fonte da sempre di condivisione per le donne dei villaggi, Turba (nel 2020, fra i vincitori dell’Italian Council del MiC) aveva impastato insieme agli abitanti di quei quartieri dei pani rituali («i pani del desiderio»), poi esposti nel 2021 al Mucem-Musée des Civilisations de l’Europe et de la Méditerranée, quegli stessi pani diventano a Firenze gli attivatori di una nuova esperienza collettiva sviluppata nel quartiere delle Murate.

Qui, l’artista ha chiesto ai partecipanti agli incontri, molti dei quali stranieri, di scegliere nelle loro case oggetti che rivestano per loro un forte significato simbolico, accompagnandoli con la formulazione di un desiderio, e di affidarli poi alle cure sue e del MAD. Fotografati dall’artista, quegli oggetti così carichi di emozioni sono esposti nel Refettorio intorno a un lungo tavolo su cui sono posati i «pani di Marsiglia», dove formano una nuova costellazione di senso, insieme intima e plurale, in un messaggio rivolto alla collettività.

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