L’Opera della Primaziale Pisana non si è fermata

Il presidente Pierfrancesco Pacini: «Durante il lockdown abbiamo imparato a scalare»

Piazza del Duomo di Pisa
Laura Lombardi |  | Pisa

L’Opera della Primiziale Pisana è da sempre impegnata nella manutenzione dei monumenti della piazza dei Miracoli. Un impegno oneroso che ha certamente risentito della pandemia, ma non si è per questo arrestato. Chiediamo al presidente Pierfrancesco Pacini di fare il punto.

Quali sono i cantieri ora in attivo?

Sono in corso alcuni interventi conservativi nel Camposanto. Esternamente si lavora alla parete est e alla parete sud, dove c’è il Tabernacolo di Lupo di Francesco. All’interno un cantiere di restauro avvolge le quadrifore della galleria est, ed è iniziata un’analisi della situazione conservativa delle lastre tombali pavimentali e di schedatura dei sarcofagi e dei monumenti funebri esposti nelle gallerie. Nel 2020 è stata inoltre restaurata e ricollocata un’altra scena, raffigurante «Mosè e le Tavole della Legge», del grande ciclo di affreschi di Benozzo Gozzoli. Nella Cattedrale è in restauro la «Madonna delle Grazie», tavola di Andrea del Sarto e Andrea Sogliani, il cui stato di conservazione era abbastanza compromesso. Infine prosegue il restauro delle superfici esterne del transetto nord del Duomo, affidato alle maestranze del settore materico dell’Opera della Primaziale.

Che cosa avete in programma per la primavera 2021?

Sono diverse le iniziative in programma, ma sicuramente quella su cui ci stiamo maggiormente concentrando è la nuova sistemazione delle antichità del Camposanto. Il professor Salvatore Settis, con la collaborazione dell’architetto Gisella Capponi e della Soprintendenza di Pisa, è stato incaricato dall’Opera di formare un gruppo di studiosi per effettuare una ricognizione di tutti i reperti antichi che hanno riguardato la piazza del Duomo. Il lavoro del gruppo prevede lo studio dei sepoltuari del Camposanto, dei cataloghi storici, dei dipinti, disegni e foto antiche utili a determinare le collocazioni degli oggetti esposti, uno studio della figura di Carlo Lasinio e della sistemazione che volle per il Camposanto. Ricerche che costituiranno un catalogo di tutte le antichità quale base necessaria per individuare l’allestimento più adeguato del Camposanto Monumentale fra quelli che si sono succeduti nelle varie epoche. Inoltre tale catalogo servirà ad allestire uno spazio espositivo nei locali limitrofi al Camposanto, con esperienze multimediali di tipo immersivo dirette a studiosi e appassionati, ma anche a un più ampio pubblico.

Quali conseguenze ha avuto la pandemia sui restauri?

Purtroppo ci siamo trovati costretti, improvvisamente, quasi senza rendercene conto, a chiudere. Abbiamo in quel momento pensato che la piazza dei Miracoli non poteva comunque essere abbandonata a se stessa e quindi l’Opera della Primaziale Pisana ha deciso di mantenere diverse attività manutentive, costante vigilanza dei monumenti e apertura della Cattedrale per le esigenze di culto. Pur nella sua isolata desolazione nei mesi di lockdown, la piazza è così rimasta splendida.

La forzata chiusura ha avuto anche dei vantaggi?

Direi molto pochi, se non addirittura nessuno. Non essendoci turismo è stato però più semplice organizzare un corso teorico-pratico di 40 ore svolto direttamente sui suoi monumenti della piazza. Otto dipendenti dell’Opera, tra restauratori e operai specializzati, sono stati istruiti da formatori esperti in tecniche di alpinismo a salire sui monumenti tramite funi. L’Opera, infatti, da anni svolge attività volte al monitoraggio di tutti gli elementi in quota, il cui degrado può costituire pericolo per la pubblica e privata incolumità. Il monitoraggio delle superfici architettoniche attraverso la salita in quota consente di compiere ispezioni periodiche e, se necessario, di intervenire.

© Riproduzione riservata Operatori in azione sui monumenti pisani
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