L’Italia è ecumenica e archeologica
Roma. Una procedura a inviti e, tra i dieci progetti per il Padiglione Italia della 56ma Biennale di Venezia giunti al Ministero per i beni culturali, col compito di coniugare l’arte italiana a «All the World’s Futures», tema della mostra centrale del direttore Okwui Enwezor, è stato scelto «Codice Italia» concepito da Vincenzo Trione. Il 26 marzo al Collegio Romano si è svolta la presentazione ufficiale, in un’affollata conferenza stampa; con il curatore, vi hanno partecipato l’ospite di casa, Dario Franceschini, il presidente della Biennale Paolo Baratta e Federica Galloni che guida la neonata Direzione generale arte e architettura contemporanee e periferie urbane. Le ultime tre biennali, compresa questa, forniscono una specie di trittico, ha spiegato Baratta. La prima, curata da Bice Curiger, metteva in risalto la luce nei suoi vari aspetti, per affrontare il tema del rapporto tra l’opera
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