L’irresistibile attualità del passato prossimo
La P420 è stata una delle prime gallerie a scoprire che nel passato prossimo si celava un’autentica miniera di talenti ingiustamente trascurati: «Più che riscoprire si tratta di ricontestualizzare. Un esempio? Il nostro lavoro su Irma Blank, ora alla Biennale di Venezia»
Il codice di un grigio molto chiaro, che sembra avere delle caratteristiche legate al mondo dell’arte perché è un colore che, se usato per uno sfondo, fa risaltare maggiormente tutti gli altri che gli vengono sovrapposti, ha dato il nome a una galleria che, aperta dal 2010, si è rapidamente affermata sulla scena internazionale. Lo stile neominimal, sottolineato dall’eleganza degli allestimenti della P420 di Bologna (dove la P di Pantone richiama anche le iniziali dei due fondatori, Fabrizio Padovani e Alessandro Pasotti, rispettivamente 41 e 39 anni), si rispecchia perfettamente nella sobrietà di quella tinta. Non meno spartani, anzi di nicchia, gli esordi e le passioni iniziali dei due, prima come collezionisti di «reperti» editoriali d’arte legati agli anni Sessanta e Settanta e poi come galleristi.
«Ci siamo entrambi laureati in ingegneria a Bologna, spiega Padovani. Poi abbiamo lavorato per
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