L’inesauribile fascino etrusco

Giovanni Pellinghelli dal Monticello |  | Monaco di Baviera

Gli Etruschi tornano in vita per ben un anno alle Staatlichen Antikensammlungen di Monaco. La mostra «Gli Etruschi. Da Villanova a Roma» (fino al 17 luglio 2016) presenta una rassegna vastissima di opere di arte etrusca

Dalla loro «scoperta» nel XVIII secolo grazie agli studi di Thomas Dempster e al Grand Tour di Thomas Coke, gli Etruschi hanno esercitato un fascino quasi esoterico per la ricerca storico-archeologica moderna: la lingua leggibile ma incomprensibile, la pratica religiosa limitata agli oracoli e al culto dei morti, l’origine ignota e la loro scomparsa, non solo assimilati ma perfino «metabolizzati» dalle popolazioni italiche e latine, restano enigmi solo parzialmente chiariti dagli studi dall’Ottocento in poi. 
Eppure gli Etruschi, attraverso la civiltà romana e non solo per le tombe, i reperti archeologici e le fonti scritte, hanno comunque lasciato un’impronta decisa sulla cultura
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