L’ibis e la serpe
È stato acquistato dalla Soprintendenza archeologica di Pompei per circa 130mila euro l’ultimo dei tre mosaici pavimentali del balneum delle terme della cosiddetta «Villa del Tesoro» di Boscoreale.
A tessere bianche e nere, con un ibis nell’atto di beccare una serpe, il mosaico (231 x 165 cm), era di proprietà di un privato, frutto di una eredità di cui faceva parte la proprietà De Prisco (lo scavatore della villa romana), un palazzotto ottocentesco, situato nel centro storico di Boscoreale, completamente affrescato con scene pompeiane. Attualmente si trova nei depositi pompeiani ed è interessato da alcuni interventi di pulizia e di fissaggio delle tessere.
Si ricompone così il complesso musivo della Therma, perché gli altri mosaici, un «granchio marino tra quattro anatre» (nell’apodyterium) e un «delfino con collana a forma di tridente» (nel tepidarium) sono da tempo in possesso della Soprintendenza.
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