L’elenco dei restauratori dopo l’odissea è ancora un miraggio
Se non ci saranno altre sorprese è rinviato a fine 2017
L’odissea dell’«Elenco dei restauratori di beni culturali» dura da 12 anni e non si sa quando avrà fine. Previsto dal Codice dei Beni culturali nel 2004, il percorso comincia con un’attesa lunga cinque anni: nel 2010 il Mibact avvia il bando di concorso per l’iscrizione nell’elenco che viene sospeso perché in contrasto con le norme emanate nel frattempo. Passano altri anni: nel giugno 2015 parte il nuovo bando e l’elenco sembra una meta possibile. Le maglie dei requisiti richiesti si sono allentate e al Mibact arrivano circa 6.500 domande con relativa documentazione. La Commissione che valuta i requisiti dei candidati comincia i lavori a inizio 2016. Esplode il caso della mancata «equipollenza» (cfr. n. 363, apr. ’16, p. 5): il diploma dei restauratori usciti fino al 2009 dalle prestigiose Scuole di Alta Formazione (Saf) dello stesso Mibact
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