Firenze. Dal 22 dicembre al 30 aprile la Galleria dell’Accademia dedica la mostra «Carlo Portelli. Pittore eccentrico fra Rosso Fiorentino e Vasari», a cura di Lia Brunori e Alessandro Cecchi, a un artista della Maniera fiorentina che, per quanto autore di importanti commissioni e fra i più attivi nelle imprese medicee, non ha goduto sin qui di fortuna critica. Proprio la Galleria dell’Accademia conserva il suo capolavoro, la monumentale pala dell’Immacolata Concezione (1566) ed intorno a questa tavola visionaria e neorossesca (che scandalizzò lo storiografo Raffaello Borghini (1584) per l’irriverente nudità di Eva in primo piano) sono raccolti circa 50 fra dipinti e disegni a definire il ruolo di Portelli: non di contorno nella pittura fiorentina di metà Cinquecento per la sua originalità, fantasia e capacità di concettose invenzioni pittoriche.
Secondo Vasari, Portelli si sarebbe formato ... (l'articolo integrale è disponibile nell'edizione su carta)