L’arte di Perniola si espande e poi esplode

Massimo Melotti |

Mario Perniola è uno dei più acuti indagatori dell’evoluzione dell’arte contemporanea sul versante filosofico. Docente di estetica di fama internazionale, a differenza di molti colleghi, riesce nei suoi lavori, con linguaggio chiaro, a sondare le logiche e le politiche dell’arte senza lasciarsi condizionare da ingessature accademiche.
L’arte espansa, edito da Einaudi, già nel titolo entra direttamente nel merito ponendo la questione fondamentale della nuova ontologia dell’arte, con l’inquietante corollario che oggi
«qualunque cosa può essere trasformata in arte». Dal che si deduce che ormai siamo alla destabilizzazione del sistema dell’arte se non alla sua implosione. Quella che l’autore definisce la svolta «fringe». E, a sostegno di questa tesi, Perniola traccia un percorso che parte da quella che possiamo definire la strategia di marketing applicata all’arte.
Punto focale è la Saatchi Gallery che, a metà
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