L’arte al femminile di Renata Loda
Due mostre sulla gallerista bresciana scomparsa nel 2010

Con due mostre parallele, la Galleria dell’Incisione e Apalazzo Gallery rendono omaggio alla figura di Romana Loda, gallerista bresciana e femminista scomparsa nel 2010, che sin dai primi anni ’70 si spese con la sua galleria Multimedia (prima a Erbusco poi in città) per promuovere l’arte al femminile.
La rassegna della Galleria dell’Incisione, intitolata come la sua prima mostra di sole donne del 1974, «Coazione a mostrare», presenta dal 3 ottobre al 25 novembre lavori storici di Mirella Bentivoglio, Tomaso Binga, Carla Cerati, Betty Danon, Amelia Etlinger, Elisabetta Gut, Ketty La Rocca, Lucia Marcucci, Verìta Monselles, Gina Pane, Berty Skuber, di cui Romana Loda espose le opere nelle mostre coraggiose che organizzò.
Le sue scelte, scrive in catalogo Raffaella Perna: «hanno contribuito a denunciare l’assenza delle donne nel contesto dell’arte italiana, e a porre in evidenza come tale emarginazione non fosse un dato naturale e immutabile, ma fosse legata a precise condizioni storiche, sociali e culturali».
La mostra di Apalazzo Gallery, «Il volto sinistro dell’arte. Romana Loda e l’arte delle donne» (dal 3 ottobre al 30 novembre), curata da Raffaella Perna, cita anch’essa nel titolo una sua mostra assai dibattuta (nel 1977, alla galleria De Amicis di Firenze) che alludeva al pregiudizio che il femminile, con la sua pericolosa «irrazionalità», riguardasse la parte sinistra del corpo.
Apalazzo reinterpreta il progetto con opere di Marina Apollonio, Mirella Bentivoglio, Tomaso Binga, Renata Boero, Dadamaino, Giosetta Fioroni, Verìta Monselles, Stephanie Oursler, Lucia Pescador, Suzanne Santoro, Grazia Varisco, Nanda Vigo, tra le altre, che furono esposte allora e con lavori che non poterono essere esibiti.