L’Art Bonus alle monete di Velia

Secondo posto al Plautus Festival di Sarsina (Fc); terzo all’intervento su una «Testa di filosofo» del Museo Archeologico di Reggio Calabria

Alcune delle monete oggetto di restauro
Guglielmo Gigliotti |

La quarta edizione del Progetto Art Bonus dell’anno proclama vincitore il piano di restauro delle monete di Elea/Velia, promosso dalla Soprintendenza di Salerno e Avellino. Le migliaia di monete rinvenute durante gli scavi della colonia greca Elea, fondata nel VI secolo a.C. presso Palinuro, torneranno quindi a splendere (formula abusata ma in questo caso appropriata) grazie al meccanismo di mecenatismo culturale attivato da Dario Franceschini nel 2014 durante il suo primo mandato a capo del Mibact, il cosiddetto Art Bonus.

Esso consente un credito di imposta pari al 65% dell’importo donato a sostegno di specifici progetti culturali. Il voto è stato espresso da decine di migliaia di utenti tramite i canali social e il sito web di Ales, la società che gestisce e promuove l’Art Bonus per conto del Mibact.

Il secondo posto del concorso è andato al Plautus Festival di Sarsina (FC), il terzo all’intervento sulla bronzea Testa di filosofo del V sec. a.C. del Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria. Tra i progetti premiati anche il restauro della scultura del Nettuno di Bartolomeo Ammannati a Firenze, quello della Chiesa di San Bernardino a Caravaggio (Bg) e l’organizzazione del Macerata Opera Festival.

Fondamentale anche l’intervento di conservazione su un rilievo della seconda metà del IV sec. d.C. conservato al Museo Nazionale Romano delle Terme di Diocleziano. Il manufatto presenta infatti una rara iscrizione relativa al culto mitraico, in una stagione di ultima resistenza della religione iniziatica e solare al trionfante Cristianesimo. In sei anni di Art Bonus, 3.700 progetti culturali hanno beneficiato dei complessivi 451 milioni di euro erogati da 15mila mecenati.

© Riproduzione riservata Veduta aerea degli scavi di Velia al tramonto
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