L’architetto: nei borghi soltanto cantieri culturali

Stefano Miliani |  | L’Aquila

Per Giovanni Cialone, della sezione aquilana di Italia Nostra, «la colpa più grave della gestione politica nella ricostruzione è il non aver saputo programmare». Berardino Di Vincenzo, del Segretariato dei Beni culturali dell’Abruzzo, commenta: «Concordo sul fatto che L’Aquila sia avanti rispetto al territorio anche se in molti paesi le uniche gru sono quelle dei Beni culturali. Crediamo di aver affrontato, non risolto, le criticità più pressanti con progetti e appalti in genere già fatti e che di norma partono in primavera».

A parte il freno della burocrazia («A volte servono sei mesi per partire davvero con il cantiere»), l’architetto reputa una svolta positiva la legge 112 del 2015 che assegna al Mibact la competenza sulle opere pubbliche artistiche quando prima poteva occuparsene qualunque ente. Ma le forze del dicastero non sono poche? «Nel segretariato ci occupiamo degli appalti in
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