L'arca delle memorie di Milano

Cinque secoli di storia e arte nella Ca' Granda

La copertina del volume
Luca Scarlini |

Dal 12 aprile 1456, quando il duca Francesco Sforza, pose la prima pietra dell’Ospedale Maggiore a oggi, la Ca’ Granda di Milano ha visto passare storie e vicende umane e artistiche molteplici. Con il sostegno della Università degli Studi esce ora una animata guida, firmata da Giovanni Agosti e Jacopo Stoppa, che ripercorre le cronache del tumultuoso luogo, vicino a cui approdava il Laghetto, ricordato oggi nell’onomastica delle strade, che era destinato a far giungere il marmo di Candoglia all’eterna fabbrica del Duomo.
In copertina è una dettagliatissima incisione in cui compare l’edificio con i suoi quattro cortili, opera attribuita a Cesare Cesariano, presente tra le illustrazioni della prima edizione del De Architectura di Vitruvio, uscita a Como nel 1521 per i tipi di Gottardo Da Ponte. Oltre alla quadreria, con le opere commissionate dall’istituzione, e quelle avute in eredità da parte
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