L’animale di Carla Accardi è da record
«Animale immaginario» del 1988 stabilisce il record personale dell’artista nell’asta di arte contemporanea da Dorotheum, a Vienna. Risultati significativi anche per Yayoi Kusama, Andy Warhol e Lucio Fontana che segna il top lot della vendita

Il 30 novembre si è conclusa con un nuovo record mondiale l’asta serale di arte contemporanea di Dorotheum, a Vienna. Il nome di spicco della serata è senza dubbio quello di Carla Accardi. Il suo «Animale immaginario», vinile su tela del 1988 sulla cui superficie nera sembrano muoversi spontaneamente segni beige e azzurri, è stato venduto a 303mila euro (da una stima di 50-70mila). Una cifra importante, che segna il prezzo più alto per un’opera dell’artista, superando di oltre cinque volte la stima inferiore di partenza. Ricordiamo che il precedente record d’asta di Accardi risale al 2018, quando «Integrazione Ovale» (1958) era stato battuto sempre da Dorotheum per 295mila euro. Un’aggiudicazione che a suo tempo ha dato il via alla crescita costante dell’indice dei prezzi della pittrice trapanese.
Grande successo anche per Yayoi Kusama, qui presente con «Pumpkin KKK», acrilico su tela di piccolo formato raffigurante uno dei soggetti a lei più cari, l’ipnotica e inconfondibile zucca a pois aggiudicata per 478mila (da una stima di 250-350mila). E a proposito di soggetti prediletti, e di grandi protagoniste femminili, il ritratto della Regina Elisabetta II di Andy Warhol, dalla celeberrima serie «Reigning Queens», ha totalizzato 271.750 euro (si partiva da una valutazione di 150-200mila euro).
Notevole poi la presenza di alcuni dei maggiori esponenti dell’avanguardia italiana degli anni Sessanta come Lucio Fontana, che con il suo «Concetto spaziale» rosa del 1965 ha realizzato 753mila euro, ovvero il top lot della vendita (stima 600-800mila).
Vanno menzionati anche Enrico Castellani con «Superficie bianca» del 1986 e del 1999, vendute rispettivamente a 328mila e 128mila, Paolo Scheggi, la cui «Intersuperficie curva dal giallo + rosso» del 1967 è stata battuta a 315.500 euro e l’inarrestabile Alighiero Boetti, presente con diversi lavori tra cui «Naturale Artificiale» del 1982, biro su carta intelata passata di mano per 228mila.
Infine, tra i dipinti di importanti artisti tedeschi e austriaci spiccano «T 1964 - E 40, 1964» di Hans Hartung (262.268) e l’olio su tela di Daniel Richter dal titolo «Moorenglück» (140.500 euro, ben il doppio della stima).