L’anima radicale del MoMA
Rivoluzione nell’ordinamento per la riapertura di ottobre: meno cronologia, più mix

Nella miriade di sedi cittadine dedicate all’arte contemporanea, e in considerazione del crescente interesse da parte del Metropolitan Museum of Art per i vari aspetti dell’arte contemporanea, dove si colloca, a distanza di 90 anni, il Museum of Modern Art di New York (MoMA), un’istituzione radicale al momento della sua fondazione nel 1929? «Ciò che ci rende diversi è la nostra collezione», dice Christophe Cherix, curatore capo del MoMA per i disegni e le stampe.
La collezione permanente, forte di 200mila opere, godrà di una nuova visibilità alla riapertura del museo prevista in ottobre dopo una ristrutturazione da 400 milioni di dollari che aggiunge quasi 10mila metri quadrati di spazio espositivo per la collezione. Tutte le mostre di apertura trarranno spunto dalle collezioni del MoMA, comprese le acquisizioni e le donazioni più recenti, in mostre come «Sur moderno: Journeys of Abstraction»
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