L’anima polonaise dei francesi al Louvre-Lens

I grandi nomi della pittura polacca e gli scambi artistici con la Francia dal 1840 al 1918

«Stańczyk», di Jan Matejko. © Copyright Wilczyński Krzysztof Muzeum Narodowe w Warszawie
Luana De Micco |  | Lens

Una mostra sulla storia della Polonia si tiene al Louvre-Lens dal 25 settembre al 25 gennaio in collaborazione con il Museo nazionale di Varsavia e l’Adam Mickiewicz Institut. Non è un caso che, nel momento in cui si ricorda la Convenzione relativa all’emigrazione e all’immigrazione firmata il 3 settembre 1919 tra Francia e Polonia, un anno dopo la ritrovata indipendenza del Paese e 100 anni fa esatti, questa mostra si tenga proprio nella città francese del nord, che fu un grande bacino minerario e terra d’immigrazione per oltre 250mila lavoratori polacchi venuti a estrarre il carbone dalle miniere della regione.

La mostra «Polonia 1840-1918. Dipingere l’anima di una Nazione» riunisce circa 130 opere realizzate da grandi nomi della pittura polacca, Józef Chełmonski, Olga Boznanska, Jan Matejko, Józef Brandt o ancora Jacek Malczewski, in un periodo che va dal 1840 al 1918 durante il quale,
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