L’anima di Lega

Laura Lombardi |  | Viareggio

La Fondazione Matteucci per l’Arte Moderna prosegue nella sua indagine su nodi non ancora sciolti dell’arte dell’Ottocento. «Lega. Storia di un’anima. Scoperte e rivelazioni», a cura di Giuliano Matteucci e Silvio Balloni, dal 4 luglio al primo novembre presenta opere inedite dell’artista, personalità schiva, complessa e raffinata intorno a cui l’interesse di critica e pubblico è andato crescendo negli ultimi decenni, culminando nella mostra del 2013 al Musée d’Orsay. Più volte documentate nelle fonti, tornano alla luce, esito di ricerche in archivi pubblici e privati in Italia e all’estero, opere quali il nucleo dei «Ritratti Fabroni» (nella foto, «Ritratto di Elisa Fabbroni»), che si aggiungono al catalogo dell’artista a quasi un secolo dalla celebre mostra del 1926 nella città natale, Modigliana. Altri i recenti ritrovamenti, come «Tiziano e Irene di Spilimbergo», la versione di «Visita alla balia»,
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