L’angoscia in digitale

Jenny Dogliani |  | Torino

All’artista nato a Filadelfia nel 1979, la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo dedica dal 4 novembre al 29 gennaio la prima personale italiana. Installazioni, sculture, opere audio e video, spesso realizzati con l’ausilio di avanzati programmi di grafica e stampanti 3D, trasformano le sale del museo in una sconfinata discarica, uno scenario apocalittico in cui uomini in giacca e cravatta, rappresentati con dettagli così realistici da generare inquietudine, sono accovacciati per terra avvolti in sacchi di plastica trasparente, sistemati accanto a bottiglie di plastica vuote e a oggetti ormai privi di qualsiasi valore d’uso. Il visitatore è a tu per tu con un mondo decadente e anaffettivo di una povertà allarmante che ha ridotto la società in un conglomerato di rifiuti indistinti. Non resta più nulla di umano, se non le sembianze di corpi che giacciono come larve sostituiti in tutto e per tutto dai
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