L’Angelico di Bosco ai Frati

Avviato il restauro della Pala sostenuto dalla Fondazione Friends of Florence

Laura Lombardi |  | FIRENZE

Nell’ambito delle celebrazioni dei 150 anni del Museo di San Marco è stato avviato il restauro della Pala di Bosco ai Frati di Beato Angelico sotto la supervisione di Angelo Tartuferi, che ha da poco assunto la direzione del museo. L’opera, dipinta su incarico di Cosimo de’ Medici per l’altare principale della chiesa francescana del convento di San Bonaventura di Bosco ai Frati, è stata affidata a Lucia Biondi, che di recente ha restaurato il «Giudizio Universale» dell’Angelico per lo stesso museo.

L’intervento è sostenuto dalla Fondazione Friends of Florence. Dipinta dall’Angelico dopo il rientro da Roma nel 1450, il dipinto mostra forti elementi di gusto classico nei particolari architettonici, come le nicchie marmoree dello sfondo o le semicolonne, riproponendo le membrature e i partiti architettonici esibiti negli affreschi della Cappella Niccolina in Vaticano (1447-48).

L’ultimo restauro risale al 1955, in occasione della grande mostra dedicata all’artista in Vaticano per il V centenario della morte; i grandi restauratori Leonetto Tintori e Alfio del Serra intervennero allora su una superficie già danneggiata da passate puliture troppo aggressive. Ad oggi la pala svela uno stato di ulteriore sofferenza con una netta diminuzione dello spessore pittorico in alcune parti, specie sui volti dei santi Antonio da Padova e Pietro martire, o sul pavimento in primo piano, così come quasi illeggibile risulta la vegetazione oltre il recinto marmoreo.

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