L’ambone che diventò pulpito
In Duomo pulitura (rispettosa della patina) del capolavoro di Nicola Pisano
È stato avviato il restauro del pulpito di Nicola Pisano, scolpito tra il 1265 e il 1268, avendo come collaboratori, citati nel contratto con l’Opera della Metropolitana, il figlio Giovanni, Arnolfo di Cambio e il non identificato Lapo. L’intervento, affidato alla ditta Nike di Gabriella Tonini e Louis D. Pierelli, è seguito dai restauratori dell’Opificio delle Pietre Dure di Firenze, sotto la direzione di un Comitato scientifico composto da un pool di studiosi, docenti e funzionari di Soprintendenza, tra cui Max Seidel, Roberto Bartalini, Alessandro Bagnoli e Maria Cristina Improta.
L’intervento potrà essere seguito in diretta e consisterà in pulitura e riequilibratura delle patine; fornirà inoltre l’occasione per una serie di indagini tese a reperire informazioni sulla genesi dell’opera, sui materiali impiegati e sulla loro stratificazione nei secoli per poi giungere alla ricostruzione
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