L'alchimista

Federico Castelli Gattinara |  | Roma

Alla Galleria del Cembalo, nei saloni decorati alla fine Settecento di Palazzo Borghese, fino al 14 novembre è allestita la personale di Paolo Gioli «Opere alchemiche», oltre ottanta lavori che incrociano fotografia, di cui la galleria si occupa nello specifico, con cinema e pittura. «Quello che mi interessa, spiega l’artista, è la formidabile capacità che la materia fotosensibile ha nel manomettere e immaginare, quasi sempre drammaticamente, ogni cosa tocchi».

La passione di Gioli per la trasformazione davvero quasi alchemica della materia, una materia «cosparsa e tratta da sedimenti tecnologici», è da sempre il punto focale del suo lavoro, che dai tardi anni Sessanta ha sperimentato nei campi della pittura, della litografia e serigrafia, di cinema, video e fotografia.

In mostra c’è il cuore del suo percorso, che dai primi disegni, passa per i quadri e le opere calcografiche degli anni Settanta, i film e
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