L’album di Berenice Abbott su New York
Al Metropolitan Museum 266 fotine in 32 pagine costituiscono una sorta di taccuino fotografico della fotografa americana

Curata da Mia Fineman, dal 2 marzo al 4 settembre la mostra «Berenice Abbott’s New York Album, 1929» presenta al Metropolitan Museum of Art una sezione particolare del lavoro della fotografa nata in Ohio nel 1898: un album di scatti dedicati alla metropoli statunitense che consente di comprendere il processo creativo dell’artista.
Composto da 266 piccole stampe in bianco e nero disposte su 32 pagine «l’album, afferma Fineman, costituisce una sorta di taccuino fotografico che offre un raro scorcio sulla mente di un’artista al lavoro». La selezione comprende, oltre a una ventina di pagine dell’album, altre fotografie delle collezioni del Met non solo di Abbott, ma anche del suo grande maestro parigino Eugène Atget, di cui l’allieva statunitense acquistò e promosse l’archivio.
Sono esposti in mostra anche scatti su New York di altri maestri americani dello stesso periodo, come Walker Evans e Margaret Bourke-White, e selezioni tratte dal progetto documentario di Abbott finanziato dal Governo federale Changing New York (1935-39), di cui l’album del ’29 rappresenta un precursore.
La mostra si pone dunque anche come omaggio alla nascita negli Stati Uniti della fotografia urbana. La mostra è significativamente integrata dalle moderne tecnologie digitali, che consentono per la prima volta di identificare le posizioni di molte fotografie dell’album.