L'Aia, inizia il primo processo per distruzione di beni culturali da parte di estremisti islamici

Oggi la prima udienza davanti alla Corte Penale Internazionale

31 gennaio 2013: a Timbuctù un uomo tiene tra le mani un manoscritto bruciato. Foto: © UNESCO Bureau of Mali
Tina Lepri |

L’Aia (Paesi Bassi). Inizia alla Corte penale internazionale dell’Aia (Cpi) il primo processo per la distruzione di beni culturali. L’imputato è Ahmad al Faqi al Mahdi, capo di un gruppo di estremisti islamici, accusato di avere distrutto mausolei e tombe nella città di Timbuctù, in Mali. Uno degli edifici che l’imputato avrebbe distrutto è la moschea di Sidi Yahya, costruita nel 1440 quando la città era uno dei principali centri per gli studi islamici dell’Africa occidentale.

Durante l’occupazione di Timbuctù da parte degli estremisti islamici  sono stati distrutti più di 4mila manoscritti. Gli altri beni culturali della città e degli altri centri del Mali sono stati salvati dai militari francesi che hanno inviato uomini e mezzi a difesa del Paese. Oggi le truppe francesi sono state sostituite da un contingente multinazionale delle Nazioni Unite.
Le basi giuridiche del processo risiedono
...
(l'articolo integrale è disponibile nell'edizione su carta)

© Riproduzione riservata Timbuctù: durante la sua occupazione sono stati distrutti oltre 4mila manoscritti antichi
Altri articoli di Tina Lepri