L’Aga Khan finanzia la Cittadella fortificata di Lahore in Pakistan

Il Paese è impantanato in turbolenze economiche e politiche, ma un’importante riqualificazione, finanziata anche dagli Stati Uniti, vuole rilanciare i siti antichi della seconda città del Paese

Il magnifico Muro decorato, parte del Forte di Lahore, è uno dei più grandi murales del mondo: questa parte è lunga 77 metri e alta 16.  I mosaici in ceramica e i pannelli dipinti del murale sono in fase di restauro nell’ambito del progetto di riqualificazione della Città Murata
Sarvy Geranpayeh |  | Lahore

La travagliata storia del Pakistan sta attraversando l’ennesima fase di inquietudine, con un Governo provvisorio in attesa di nuove elezioni, rapporti costantemente tesi con la vicina India e il rischio di un default economico. Nonostante questa situazione, sono però numerosi i progetti di tutela e valorizzazione del patrimonio culturale del Paese già avviati o in previsione, anche con specifici obiettivi di sostegno al turismo locale e internazionale.

Uno dei maggiori riguarda Lahore, capitale del Punjab pakistano e seconda città della Nazione, e in particolare la sua Cittadella fortificata, inserita dall’Unesco nel Patrimonio dell’Umanità insieme ai Giardini Shalimar, poco fuori dalla città. Il programma di interventi è frutto di un accordo tra l’Autorità per la Città fortificata e l’Aga Khan Trust for Culture, con sovvenzioni finanziarie da parte anche degli Stati Uniti (l’ambasciatore Usa Donald Blome ha assicurato almeno un milione di dollari).

La Cittadella di Lahore è un complesso di circa 2,6 chilometri quadrati racchiuso da mura costruito in gran parte tra XVI e XVIII secolo, sotto l’impero Moghul, e ospita decine di edifici e monumenti storici visitati ogni anno da milioni di turisti che attraversano le 12 porte di accesso al sito. All’interno delle antiche mura si snoda un dedalo di stradine, con residenze storiche, templi e bazar, oltre alle case di centinaia di migliaia di persone, perlopiù povere, che vi abitano. Anche a loro si rivolge il vasto programma di interventi, per migliorarne le condizioni di vita e fare in modo che beneficino dei proventi dell’indotto turistico.

«La tutela di questi beni non è il fine ultimo, è il punto di partenza. Al termine degli interventi di conservazione il progetto deve aprirsi ad altri aspetti, quelli sociali e culturali, per mettere in relazione gli edifici, i monumenti e gli spazi con chi vive qui. Queste persone sono l’essenza della Cittadella, abitano qui da generazioni e senza di loro questo luogo non sarebbe lo stesso, neanche per i turisti», dice Kamran Lashari, direttore generale dell’Autorità. Gli obiettivi principali del piano di conservazione sono alcune parti del celebre Muro decorato, i templi Loh e Sikh, la Moschea Zanana, i padiglioni Sehdara e Athdara e il Palazzo Sheesh Mahal.

A seguire altri fondi serviranno per intervenire sul restauro di due porte di accesso e di un’altra moschea, mentre un piano di sovvenzioni da parte della Francia consentirà di realizzare un nuovo Centro per i visitatori. L’Autorità della Città fortificata di Lahore supervisionerà, infine, alcuni progetti anche fuori dalla città, nell’intera provincia del Punjab, e il recupero di una fortezza risalente al XVII secolo nel Kashmir, la regione tuttora contesa da Pakistan e India (nonché dalla Cina).

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