L’Accademia delle Arti di Firenze parla tedesco

60 opere ai Tiroler Landesmuseen di Innsbruck danno conto dell’istituzione fondata nel 1563 e oggi presieduta da Cristina Acidini

Una veduta della mostra ad Innsbruck. Foto: Wolfgang Lackner
Stefano Miliani |  | Innsbruck

«Con “Werden – Divenire. Viaggio alla scoperta dell’Accademia delle Arti del Disegno di Firenze da Michelangelo ad oggi” non abbiamo voluto organizzare una mostra su tutte le epoche dando l’impressione di un’istituzione dal grande passato senza un presente o un futuro; abbiamo invece scelto momenti significativi per dare un’idea della sua contemporaneità».

L’osservazione viene da Giorgio Bonsanti, uno dei tre curatori insieme a David Palterer (Studio Palterer) e Norberto Medardi della rassegna aperta fino al 18 aprile al Ferdinandeum degli statali Tiroler Landesmuseen di Innsbruck diretti da Peter Assman.

L’allestimento denota come la mostra guardi molto alla modernità. «Per questo abbiamo incluso opere di valore limitato in sé ma che documentano un momento culturale come i vasetti di Giò Ponti degli anni ’30», rimarca Bonsanti. Oltre 60 le opere esposte per dar conto dell’Accademia fondata nel 1563 e oggi presieduta da Cristina Acidini.

Se non poteva mancare Michelangelo, con cinque disegni, due bozzetti tra cui quello ligneo del Crocifisso e un modello tridimensionale del «Dio Fluviale» da Casa Buonarroti, la mostra comprende Cecco Bravo, Francesco Hayez, Giorgio Morandi, Arnaldo Pomodoro e Alberto Burri (da Spoleto), Sandro Chia, Roberto Barni e un video del nuovo progetto espositivo dell’istituto fiorentino. Catalogo Hirmer.

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