Italia interrotta: i fantasmi esistono e ci insegnano qualcosa

Le opere iniziate e mai finite non si contano in Italia

Viadotto Brache a Bomba (Chieti)
Salvatore Settis |

«Quando si parla di tutela del paesaggio, il mito principale è che tutela del paesaggio voglia dire lasciare la natura intatta. Ma la natura intatta non esiste più da molto tempo, in particolare in un Paese come l’Italia dove la natura, i nostri paesaggi più belli sono ormai fortemente antropizzati, trasformati dall’uomo nel corso dei secoli. Il rapporto tra architettura e natura, tra città e campagna è un problema di rapporto tra natura e cultura. Tra quello che la cultura ha impresso sulla natura, e che la natura ha potuto assorbire nel tempo con un certo livello di armonia, quando questa c’è stata.

Credo che nessuno abbia colto questo processo meglio di Goethe quando, durante il viaggio in Italia, davanti all’acquedotto di Spoleto dice che lì è ben evidente come l’architettura in Italia sia una seconda natura. Dunque bisogna vedere: le opere che creiamo adesso sono una seconda natura?
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