Iscr: tutto ciò che occorre fare

Intervista al neodirettore Luigi Ficacci

Luigi Ficacci. Foto di Michele Nucci, Bologna
Federico Castelli Gattinara |  | Roma

Storico dell’arte, allievo negli anni Settanta di Giulio Carlo Argan, Luigi Ficacci, romano, classe 1954, ha lasciato la Soprintendenza di Lucca e Massa Carrara, che guidava (per la seconda volta) dal 2015, per assumere il 20 agosto la direzione dell’Istituto Superiore per la Conservazione ed il Restauro, orfano dal primo maggio di Gisella Capponi andata in pensione.

«La prima volta che sono entrato all’Icr (come si chiamava allora, Istituto Centrale per il Restauro, Ndr), ricorda Ficacci, era la fine del 1972, con Brandi, anche se mi ero appena iscritto a Lettere con Argan. Mentre stavamo guardando un restauro, un affresco staccato di Assisi, venne il direttore Pasquale Rotondi e strinse la mano a tutti noi studenti, una quarantina. San Francesco di Paola, dov’era allora l’Istituto, aveva una logistica indimenticabile: ogni stanza, ogni corridoio corrispondeva a un tema, una scienza, una
...
(l'articolo integrale è disponibile nell'edizione su carta)

© Riproduzione riservata
Altri articoli di Federico Castelli Gattinara