Insieme è mille volte meglio: più forti, efficaci, coesi

Daniele Manacorda |

La seconda riforma Franceschini, con la nascita delle Soprintendenze uniche, ci avvia verso una tutela di carattere contestuale, che non separa più nell’amministrazione quel che è intimamente legato nel territorio. Si creano le condizioni per un approccio globale e multidisciplinare al patrimonio culturale, che non depotenzia gli specialismi, ma li fa dialogare. Con le Soprintendenze uniche, organizzate in sette aree funzionali, avremo strategie di intervento pubblico più omogenee e i cittadini avranno forse risposte più chiare in tempi meno eterni.

Se anche associazioni come Italia Nostra non si dicono contrarie alla riforma, la rivolta è però diffusa nel mondo degli archeologi. Né mancano i toni apocalittici (la morte dell’archeologia!), che lasciano trapelare la paura del cambiamento, pur nella scontentezza della situazione presente. Certo, le criticità non mancano. Si lamentano la mancanza di un
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