In quel taccuino la realtà di un’epoca

Marco Bussagli |

Ci sono libri destinati ad avere un posto di rilievo nelle biblioteche di studiosi e appassionati d’arte. I due volumi di Le «Livre de croquis de Gabriel de Saint-Aubin» troveranno di certo questa collocazione.

Il primo è la riproduzione in facsimile del taccuino di disegni («croquis», ossia «schizzi, abbozzi» dal carattere fresco, sommario, talora incompiuti) del pittore e incisore Gabriel de Saint-Aubin.

Nato a Parigi in una famiglia di artisti, Gabriel (1724-80) ci lascia qui una straordinaria testimonianza di un’epoca storica rappresentata attraverso scene di vita quotidiana alternate a eventi culturali, a studi per quadri o incisioni ispirati a dipinti e statue famose, come quella dal gruppo scultoreo di Jean-Baptiste Théodon raffigurante «Arria e il marito console Cecina Peto».

Il secondo libro è riservato allo studio del carnet di Saint-Aubin di Xavier Salmon, direttore del
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