In Israele scontro tra artisti e ministra
Secondo un’istanza di cui «Il Giornale dell’Arte» ha preso visione, un gruppo di artisti, direttori di museo e insegnanti d’arte israeliani, senza dare troppo nell’occhio, lo scorso luglio hanno fatto causa al Ministero della Cultura di Israele. Iniziano a sentirsi in pericolo sotto il governo di Benjamin Netanyahu, soprattutto da quando Miri Regev, un generale di brigata dell’esercito israeliano, è diventata ministro della Cultura nel 2015.
La Regev ha definito «idioti», «istigatori» e «ingrati» gli artisti, che l’hanno a loro volta etichettata come «dittatrice» e «fascista». Regev ha introdotto in una legge il «test di fedeltà» per prevenire o limitare i finanziamenti statali a quegli artisti che, tra l’altro, «disonorano» i simboli dello Stato, considerano il Giorno dell’Indipendenza di Israele come un giorno di «lutto» per i palestinesi o ne mettono in discussione la natura di Stato democratico ed
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