Francesca Romana Miorelli
Leggi i suoi articoliDal 9 al 30 aprile Giovanni Goffi Carboni propone un viaggio ideale nell’arte della stampa tra Cinque e Novecento, attraverso una scelta di quaranta incisioni, alcune di mano di autori celebri, come Jacques Callot, Stefano della Bella e Mariano Fortuny, altre interessanti per l’iconologia e la perizia tecnica ma di artisti non ancora identificati.
Tra queste ultime spicca una raffigurazione del Gran Paese della Cuccagna, un bulino seicentesco che riprende un’iconografia diffusa nella pittura dell’Europa del Nord.
Legato a temi orientalisti, di Cesare Biseo spicca uno «Studio di leoni» (1869) accanto a un tranquillo paesaggio boscoso di Attilio Stefanori, realizzato con l’acquaforte a monotipo, una tecnica caratterizzata dal fatto che le opere risultano uniche, non ripetibili.
Si segnala infine di Mariano Fortuny l’acquaforte «L’idillio» (1865), la stampa più nota del pittore catalano, che vi riecheggia l’armonia di un mondo classico perduto.
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