In cento a Firenze per una «Dichiarazione»

Laura Lombardi |  | Firenze

Nato, su impulso italiano, per stimolare l’impegno della comunità internazionale nei confronti della cultura, il primo G7 della Cultura promosso a Firenze dal ministro Franceschini, si è concluso con la firma della Dichiarazione di Firenze da parte dei ministri e degli altri rappresentanti della Cultura dei sette Paesi partecipanti: David Bruce Wharton (Usa), Karen Anne Bradley (Gran Bretagna), Maria Böhmer (Germania), Audrey Azoulay (Francia), Mélanie Joly (Canada), Ryohei Miyata (Giappone) e Dario Franceschini (Italia).


Siglata nella Sala Bianca di Palazzo Pitti alla presenza del commissario europeo Tibor Navracsics e della direttrice generale dell’Unesco Irina Bokova, condanna la distruzione del patrimonio culturale ed esorta a un maggiore impegno nel contrasto al traffico illegale di Beni culturali e nelle azioni di tutela per la salvaguardia di siti archeologici, monumenti, opere d’arte,
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