Il Vitello d’Oro di Ryan Mendoza

A Palazzo Reale di Palermo una personale dell’artista americano, che da molti anni vive in Italia

Una veduta della mostra di Ryan Mendoza a Palermo
Giusi Diana |  | Palermo

È aperta al pubblico fino al 26 settembre una personale di Ryan Mendoza a Palazzo Reale di Palermo. Il titolo della mostra che si snoda tra il cortile Maqueda, i Giardini e il piano nobile del complesso monumentale è «The Golden Calf», con un riferimento alle metaforiche idolatrie del nostro tempo. Il linguaggio pop e il gusto per il dato autobiografico in Mendoza convive con richiami alla storia dell’arte europea tra Sei e Settecento.

L’artista americano da molti anni risiede nel nostro Paese, vivendo tra Napoli e Catania, dove ha una residenza ai piedi dell’Etna. La mostra ha avuto una lunga genesi che ha coinciso con i tre anni della Pandemia di Covid, ed è proprio il pipistrello l’animale-feticcio che guida il pubblico in un singolare percorso dentro e fuori Palazzo Reale.

Disseminati tra Orto Botanico e Palazzo Steri a Palermo, Mann (Museo Archeologico Nazionale) di Napoli, Mausoleo di Cecilia Metella e Castrum Caetani a Roma (Parco Archeologico dell’Appia Antica) le realistiche installazioni raffigurano questi animali, diventati capro espiatorio, un simbolo del rapporto manipolatorio che esiste tra gli umani e il resto del vivente.

Accoglie il visitatore nell’austero Cortile Maqueda l’installazione ”Stuffed animals” che gioca sull’idea di accumulazione e sul rito, inculcato fin dall’infanzia, del consumo. Mentre al piano nobile una galleria di ritratti femminili, alla maniera di una quadreria, si insinua nel cuore del palazzo e si conclude nel monumentale Polittico allestito nella Sala dei Vicerè. Una video-installazione all’esterno di Palazzo Reale completa il percorso.

La mostra è un progetto curato dalla Fondazione Federico II diretta da Patrizia Monterosso, con il patrocinio del Ministero della Cultura, realizzato in collaborazione con la Fondazione Brodbeck e Paola Nicita.

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