Il turismo è il 13% del valore Italia: Ivana Jelinic promette scientificità

«In vent’anni ho già avuto a che fare con cinque ministri di correnti differenti»: subito voluta dal neoministro del Turismo Daniela Santanchè, è la più giovane amministratore delegato nella storia dell’Enit

Ivana Jelinic è la più giovane amministratore delegato nella storia dell’Enit, l’agenzia nazionale del turismo
Arianna Antoniutti |

A trentotto anni, Ivana Jelinic è il più giovane amministratore delegato nella storia dell’Enit, l’agenzia nazionale del turismo. Scelta nel novembre scorso dal ministro del Turismo Daniela Santanchè, «per esportare sempre di più il brand Italia», Jelinic ha mosso i primi passi nel settore con la sua agenzia di viaggio a Panicale, in provincia di Perugia. In Umbria è stata presidente regionale di Fiavet (Federazione italiana associazioni imprese di viaggi e turismo), per poi diventarne, nel 2018, presidente nazionale. «In Enit porto il punto di vista di chi opera ogni giorno nel settore, spiega. In vent’anni di esperienza ho avuto modo di avere a che fare con cinque ministri di correnti differenti, e con tutti gli stakeholder che rendono solido il network del turismo. Sono al fianco delle imprese e di chi vi opera, così come, provenendo dal mondo sindacale, ho un orizzonte che ha sempre a cuore la gerarchia delle necessità».

Quali sono i rapporti fra l’agenzia nazionale del turismo e il Ministero diretto dalla Santanchè?
L’Enit, da oltre 100 anni, è l’ente preposto alla promozione dell’immagine dell’Italia nel mondo. Cura tutte le strategie volte ad aumentare la presenza di turisti stranieri nella penisola, attraverso campagne mirate, workshop, fiere, relazioni interistituzionali nazionali e internazionali. Con il Ministero c’è perfetta sintonia ed Enit ne è il braccio esecutivo. Era fondamentale attivare un Ministero dedicato al turismo, un settore che vale il 13% del Pil, e che richiede dedizione e progetti mirati. Per troppi anni l’Italia ha considerato il turismo un settore complementare e non sostanziale. Avere un Ministero ci consente di essere al passo dei Paesi competitor, che invece da anni disciplinano il comparto con strategie e Dicasteri specifici. Il ministro Santanchè ha già dimostrato di essere concreta e operativa, a partire da interventi sostanziali. Penso agli investimenti che si stanno mettendo in campo per il settore, come il raggiungimento di tutti gli obiettivi del Pnrr, con lo stanziamento di 150 milioni sul fondo nazionale del turismo per riqualificare le strutture alberghiere, e oltre un miliardo di risorse per il sostegno alle imprese e agli investimenti di sviluppo. Enit ha grandi progetti in cantiere per rendere l’industria del turismo una filiera rodata, sinergica e competitiva. Siamo attivi in termini di monitoraggio e strategie di promozione del nostro Paese a livello mondiale. A breve presenteremo il piano annuale del turismo, appena approvato, con novità importanti per il settore. Possiamo già anticipare che ci sarà un approccio scientifico al mondo del turismo, che consentirà anche un’analisi di dati e strategie di marketing mirate.

Che cosa ci dicono i dati sul turismo nel 2022?
Ci offrono segnali di un turismo italiano più che mai vivo e pronto a nuove sfide. Ma non ci adagiamo sugli allori. Ad esempio, dai dati della United Nation World Tourism Organization (Unwto) di luglio 2022, gli arrivi dei primi sette mesi dell’anno hanno raggiunto il 57% dei livelli prepandemia. Rispetto invece allo stesso periodo del 2021, nel gennaio-luglio 2022 gli arrivi di turisti internazionali sono quasi triplicati (+172%). I dati indicano un forte desiderio di tornare a viaggiare in molte destinazioni. Nel complesso, la previsione per gli arrivi internazionali globali per il 2022 rimane invariata, al -41% rispetto al 2019, poiché gli aggiornamenti delle prospettive di viaggio per Europa, Nord America, Medio Oriente e Africa sono compensati da declassamenti per la regione Asia-Pacifico. Sono andate bene le festività natalizie e sono raddoppiate le presenze di turisti dagli Stati Uniti. Rispetto al dato 2021, le performance migliori se le aggiudicano le città d’arte, con un tasso di saturazione medio superiore di 25 punti percentuali.

Nel novembre scorso Enit ha lanciato Research Library. Di che cosa si tratta?
È uno strumento che sistematizza le migliaia di fonti e informazioni sul settore: un punto informativo unico e di facile consultazione su mercato, industria e destinazioni turistiche. Utile per rimanere aggiornati sui cambiamenti del comportamento dei turisti, avere contezza delle azioni delle imprese, nonché per conoscere l’andamento evolutivo delle destinazioni turistiche italiane ed estere. Con Research Library (www.enit.it/it/research-library) sarà possibile aggiornarsi in tempo reale su ciò che accade in settori come l’economia, il commercio al dettaglio o il mercato immobiliare, che possono influenzare il comparto turistico, e inoltre avere a disposizione tutte le novità relative alla transizione digitale ed ecologica.

Perché il Ministero per il Turismo ed Enit hanno scelto Ischia per lanciare le campagne a sostegno del turismo?
La campagna #ThisisIschia, attiva sia sui canali digital che sulle riviste più importanti e la cartellonistica, è dedicata a Ischia per non lasciare soli abitanti e operatori del settore, a fronte delle vicende catastrofiche che l’hanno colpita in novembre. Durerà fino ad aprile nei principali hub italiani e internazionali, con un’attenzione ai Paesi da cui proviene il maggior numero di turisti interessati all’Italia, quali Germania, Gran Bretagna, Usa, Francia, Spagna. Il messaggio centrale dell’iniziativa promozionale, che vede il coinvolgimento degli eroi locali, cittadini, soccorritori e operatori, è che si può tornare a godere delle bellezze dell’isola verde, che farà da apripista anche a campagne più ampie, declinate, in seguito, anche su altre Regioni italiane.

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