Il Tigri sommergerà Hasankeyf
La diga di Ilisu nel giro di qualche mese formerà un grande bacino artificiale

Hasankeyf sta per finire sotto 60 metri d’acqua. Una data precisa ancora non c’è, ma l’inondazione, esauriti tutti i ricorsi di legge, anche a livello europeo, è inevitabile: un’inondazione voluta e gestita dall’uomo, provocata dalla diga di Ilisu sul Tigri che nel giro di qualche mese formerà un grande bacino artificiale.
L’obiettivo è quello di fornire al Sud-est della Turchia elettricità e acqua per l’irrigazione; arriveranno progresso e sviluppo, in una delle aree più depresse del Paese dove domina l’agricoltura. Attivisti di tutto il mondo, dagli ecologisti a Europa Nostra, hanno protestato a gran voce, ma invano. Verranno sacrificati un paesaggio incontaminato, ricerche archeologiche promettenti, una storia umana ininterrotta da almeno 12 millenni.
Infatti, i più recenti scavi condotti da studiosi prima turchi e poi giapponesi hanno individuato, su di una collina a un paio di
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