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Chiara Coronelli
Leggi i suoi articoli«Time Flies. A Highlight» è la personale che la Collezione Maramotti dedica a Esko Männikkö, presentando nella sede di Reggio Emilia una cinquantina di lavori realizzati dall’artista finlandese tra 1991 e 2013.
A dispetto di una visibilità subito accessibile, le sue fotografie si sviluppano in profondità, nel tonalismo dei colori che molti avvicinano a Vermeer, e nell’isolamento temporale che si dilata senza quasi procedere, chiuso nelle cornici costruite come parte integrante di ogni immagine.
Esploratore di terre di confine, Männikkö sente nella clandestinità la dimensione più autentica del suo lavoro: la ritrova nel vuoto preartico della Finlandia di «The Female Pike», dove l’inospitalità del territorio scandisce la vita dei pochi abitanti, e nelle case abbandonate di «Organized Freedom», con le porte che si chiudono sul vuoto degli interni mentre la natura riprende il sopravvento.
Come nelle composizioni quasi astratte di «Flora & Fauna» e nei dettagli degli animali di «Harmony Sisters», dove l’estraneità dei soggetti si esaspera nella prossimità dell’obiettivo. Fino a «Blues Brothers», passo ulteriore verso una realtà fatta di fantasmi, con le sculture funebri che faticosamente sopravvivono al tempo (fino al 27 settembre).
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