Il talismano di Paul Sérusier
Il quadro-manifesto del pittore francese è oggetto di una mostra al Musée d'Orsay
La leggenda vuole che Paul Sérusier dipinse «Il Talismano», opera fondamentale del movimento Nabis, quasi di getto, sul coperchio di una scatola di sigari, seguendo i consigli di Paul Gauguin. Nell’estate 1888 Sérusier, nato in una famiglia benestante e cresciuto a Parigi, raggiunse Pont-Aven, bucolico borgo della Bretagna, dove si avvicinò al gruppetto di artisti che ruotava intorno a Gauguin e Émile Bernard. Un giorno, al Bosco d’Amore, sulle rive del fiume Aven, Gauguin dette una lezione di pittura all’allievo di 24 anni: «Come vedi questo albero? È giallo. Allora metti del giallo. E quest’ombra è blu? Allora colorala con del blu puro. Le foglie sono rosse? Dipingile di vermiglio», avrebbe detto il maestro secondo quanto raccontato più tardi da Maurice Denis.
È così che Sérusier dipinse il suo quadro-manifesto in cui bosco, strada, mulino diventano macchie di colore pur restando
...
(l'articolo integrale è disponibile nell'edizione su carta)