Il tabù del prezzo diventerà un boomerang

Melanie Gerlis |  | Barcellona

Un’inchiesta rivela che la metà dei galleristi non lo dichiara se non a clienti esclusivi. Ma in questo modo lasciano il mercato in mano alle aste

Marc Spiegler, direttore delle tre fiere del «marchio» Art Basel, è convinto che se i galleristi vogliono competere con le case d’asta dovrebbero essere più trasparenti sulla politica dei prezzi. In una presentazione per la serie di conferenze «Talking Galleries» svoltesi a inizio novembre a Barcellona, Spiegler ha dichiarato che il fatto che le case d’asta forniscano gli unici prezzi dell’arte disponibili pubblicamente significa che il mercato «è alla loro mercé» e che in questo modo le case d’asta sono state lasciate libere di «stabilire che cosa è importante e che cosa non lo è».

Nel frattempo, i dati stilati da Magnus Resch, ricercatore specialista del mercato dell’arte con l’Università di San Gallo, Svizzera, suggerisce che le gallerie non hanno ancora
...
(l'articolo integrale è disponibile nell'edizione su carta)

© Riproduzione riservata
Altri articoli di Melanie Gerlis