Il soffitto a cassettoni scoperto da un lancio di giavellotto
Christie’s ha messo all’asta alcuni arredi provenienti dalla Villa d’Agliè, un capolavoro barocco messo al sicuro negli anni Cinquanta dall’industriale tessile torinese Valerio Giacosa
A giudicare da quanta parte delle collezioni piemontesi di arti decorative si è dispersa per il mondo attraverso le sole aste internazionali dei soli ultimi vent’anni, bisogna dire che si trattava veramente di un patrimonio fantastico. Un patrimonio diventato una miniera. Tra le grandi aste londinesi che lo hanno disseminato, almeno due riguardavano raccolte di straordinaria importanza, quella dell’antiquario Giuseppe Rossi (Sotheby’s, marzo 1999) e quella dell’industriale, musicista e collezionista Alberto Bruni Tedeschi (Sotheby’s, marzo 2007).
La prima soprattutto annoverava uno schieramento di capolavori di artefici piemontesi del Settecento, compresi i vertici Piffetti, Prinotto, Galletti e Bonzanigo, accanto a una
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