Il restauro dell'Edicola dei Fantiscritti
La scultura del III secolo d.C. torna nel cortile di Palazzo Cybo-Malaspina

L’«Edicola dei Fantiscritti», manufatto scultoreo del III secolo d.C. raffigurante Giove con Ercole e Bacco, torna al suo posto, nel cortile rinascimentale di Palazzo Cybo-Malaspina sede dell’Accademia di Belle Arti di Carrara, dove era stata collocata nel 1863.
Testimonianza di arte romana, l’edicola, restaurata da Luana Brocani, docente di Restauro dei Materiali lapidei, insieme agli studenti del suo corso, è anche un documento prezioso su quanti visitarono la cava che porta quel nome e apposero le loro firme sul monumento: tra i molti, Canova, Michelangelo, Giambologna, ma anche viaggiatori del Grand Tour, come il conte Aleksandr Osterman-Tolstoi, emissario dello zar per l’acquisto di opere d’arte, che lasciò la sua firma in caratteri cirillici.
Firme rese perlopiù illeggibili dalla patina scura formata da uno strato superficiale di polvere, di discreto spessore. L’edicola, rimasta per
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