Il Pissarro di Sotheby’s e la Tamara di Christie’s

I due cavalli di battaglia delle vendite impressioniste e moderne del 4 e 5 febbraio a Londra hanno la stessa stima: 9,5-14 milioni

Particolare del dipinto di Tamara de Lempicka «Portrait de Marjorie Ferry» del 1932. © Christie's Images Ltd 2020
Giovanni Pellinghelli del Monticello |

Londra. L’asta serale di impressionisti, surrealisti e artisti della prima metà del ’900 da Sotheby’s il 4 febbraio è capitanata da tre dipinti neoimpressionisti di Camille Pissarro («Gelée blanche, jeune paysanne faisant du feu» del 1888, stimato 9,5-14 milioni di euro) e Paul Signac («Le Corne d’Or. Matin» grande olio su tela del 1907 (6-8 milioni) e «Quai de clichy. Temps gris (Op. 156)» del 1887 (700-950mila).

I tre dipinti, che hanno conosciuto le tormentate vicende dei quadri sequestrati dai nazisti e le successive battaglie legali, sono stati recentemente restituiti agli eredi del mecenate e collezionista d’arte parigino Gaston Lévy. Nel 1940 il Pissarro e «Le Corne d’Or» di Signac finirono nella famigerata «Einsatzstab Reichsleiter Rosenberg» (la raccolta di opere depredate riunite al Jeu de Paume dal gerarca nazista Alfred Rosenberg per essere portate in Germania) e dopo la
...
(l'articolo integrale è disponibile nell'edizione su carta)

© Riproduzione riservata
Altri articoli di Giovanni Pellinghelli del Monticello