Il patrimonio d’arte disperso dalle leggi razziali

Un volume che raccoglie gli atti di un convegno svoltosi nel 2020 ad Ancona getta nuova luce sulle opere d’arte rubate a membri della comunità israelitica italiana e sul destino degli artisti e collezionisti ebrei

A sinistra, «Ritratto di famiglia» (1550-88), di Giovanni Antonio Fasolo, San Francisco, California Palace of Legion of Honor. A destra, la copertina del libro
Stefano Miliani |

Quante opere d’arte trafugate o strappate dai nazisti ai legittimi proprietari ebrei non sono state ancora trovate? Non si sa. Lo domanda Fabio Isman nella prefazione dell’importante volume L’arte indifesa: il destino di artisti e collezioni dopo l’emanazione delle leggi razziali: con una presentazione di Liliana Segre, curato da Patrizia Dragoni ordinario e Caterina Paparello ricercatrice dell’Università di Macerata, il volume raccoglie gli atti di un convegno  tenutosi a Ancona nell’aprile 2020 e passato sotto silenzio perché svoltosi in pieno lockdown.

Ricco di documenti e di notizie talvolta inedite, dalla forte impronta etica, il libro getta uno sguardo sul patrimonio disperso degli ebrei. Tra i capitoli più rilevanti, le curatrici ricostruiscono la multiforme collezione dell’anconetano Enrico Pellegrino Milano con un elenco di opere sparse e rivendicate. Per inciso: cacciato dal Ministero della Pubblica Istruzione nel 1938 perché ebreo, durante la guerra Milano visse in clandestinità.

Lorenzo Carletti e Cristiano Giometti ricompongono la curiosa vicenda di un dipinto di metà ’500, oggi ritenuto di Giovanni Antonio Fasolo, che nel 1939 fu prestato dagli Stati Uniti a una mostra veneziana come opera del Veronese e poi rispedito indietro con lo scoppio della guerra.

Attraverso lettere e cartoline Davide Agnoletto descrive il pittore Corrado Cagli, in esilio dal 1939 per sfuggire alle famigerate leggi razziali del 1938, mentre Silvia Pascale narra della disegnatrice lettone Esther Lurie anche attraverso i suoi disegni da un campo di concentramento. Tra altre voci, Bernardo Cortese pubblica un saggio sugli effetti delle leggi internazionali sull’arte confiscata dai nazisti.

L’arte indifesa: il destino di artisti e collezioni dopo l’emanazione delle leggi razziali,
a cura di Patrizia Dragoni e Caterina Paparello, prefazione di Fabio Isman, pp. 204, ill. col. e b/n, Edifir, Firenze 2022, € 25

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