Il passaporto per entrare in società

Storia e vicende del ritratto a Francoforte tra il XVI e il XVIII secolo

Conrad Faber von Kreuznach, «Doppio ritratto di Justinian von Holzhausen e sua moglie Anna Fürstenberger», 1536,  Francoforte, Städel Museum
Francesca Petretto |  | Francoforte

Fino al 13 settembre il Museum Giersch ospita una mostra, organizzata in collaborazione con lo Städel Museum e la Goethe Universität di cui fa parte, dal titolo «Il Mondo ritratto. Ritratto, collezionisti e collezioni a Francoforte tra il XVI e il XVIII secolo». La rassegna ripercorre la storia e le vicende locali del ritratto, con particolare riferimento al contesto socio-culturale della Francoforte rinascimentale prima e fino all’Età dei Lumi.

Per le famiglie appartenenti alle classi sociali più ricche, patrizie o di agiati professionisti come medici, scienziati e letterati, commissionare un ritratto al pittore più noto costituiva il più valido lasciapassare in società, espressione al contempo di ricchezza, potenza, cultura e buon gusto. Accanto a quelle di ritratti eseguiti dai pittori erano già in voga anche le collezioni di stampe, più abbordabili per costo e possibilità di riproduzione seriale. Il percorso espositivo si dipana attraverso 105 stampe e 42 dipinti, molti inediti e appena riscoperti in anni di ricerca universitaria i cui risultati saranno pubblicati nel catalogo della mostra.

© Riproduzione riservata
Altri articoli di Francesca Petretto