Il mercato italiano in castigo

Giuseppe Calabi |

A pochi giorni dalla chiusura di Art Basel, che si conferma la fiera più affermata a livello internazionale, le vendite dimostrano ancora una volta che il mercato dell’arte è in costante crescita. 

L’arte è infatti una risorsa alla quale è associato un indotto che potrebbe occupare un ruolo di grande importanza per l’economia italiana (si stima che nel 2014 il settore abbia generato 2,8 milioni di posti di lavoro a livello internazionale), ma che nel nostro Paese, a differenza di altri, non è sfruttata e valorizzata. Al contrario, in Italia il mercato è in questo momento frenato da limitazioni normative e da una discrezionalità nell’azione amministrativa che non ha eguali a livello europeo. 

Se da un lato, infatti, la normativa europea prevede l’applicazione di soglie di valore per determinare limitazioni alle esportazioni, in Italia il controllo è esercitato senza tener conto del valore economico
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